venerdì 29 giugno 2012

Spatapocchio's blues




Mi chiedo che senso abbiano le differenze imposte dal sistema.
Nell'era della globalizzazione economica e sociale ci sono ancora enormi problemi razziali.
E non c'è bisogno di tirar fuori le persone di colore per parlare di tali questioni.
Si è razzisti ancora tra nord e sud Italia, tra europei (e il calcio di questi giorni ne è una prova), a volte addirittura fra persone che vivono nella stessa località.
La domanda è: se domani arrivasse E.T., come cambierebbero le cose?
Ovviamente considerate un E.T. più alto, meno pacifico e del tutto Illuminato sulle usanze terrestri.
Probabilmente di fronte ad un evento simile non ci accorgeremmo più del colore della pelle del vicino o del suo buffo accento. Lo considereremmo semplicemente un essere umano, come noi.
Mi chiedo ancora: perchè dobbiamo essere condizionati da un evento esterno per renderci conto che siamo davvero tutti appartenenti alla stessa razza, ossia quella degli umani?
(Oddio, non tutti. Ma qui dovremmo aprire una parentesi grande quanto l'Oklahoma.)
Perchè non possiamo prendere coscienza di questo in modo pacifico, indolore e costruttivo?

La mia è una domanda retorica.
So bene che senza "conflitto" non esiste superamento dello stesso.
Che senza cognizione del "male" non può esservi consapevolezza del "Bene".
Che il dualismo in cui è assopita la nostra vita fa parte del processo di risveglio della stessa.

A volte però mi piace sognare.
Non ho mai perso questa capacità.
E continuo a farlo, malgrado tutto.
Sogno un universo in cui ciascuno abbia abbandonato ogni genere di conflitto interiore, accettando di vedere  la propria personalità come un recinto all'interno del quale si cela l'Anima che deve essere lasciata libera di uscire e manifestarsi.
Allora sì che vedremmo meraviglie e miracoli! 
L'Anima è come un prodigio, un incanto, un bambino che ride emozionato di tutto, che non riconosce la materia eppure la vive come sacra perchè tutto per lui è sacro.
E tutto è sacro perchè è semplicemente Vita. 

In questi giorni di conflitti, sociali politici e quotidiani, in cui non si riesce a riconoscere nell'altro se non il proprio nemico, voglio continuare a credere, a VEDERE con gli occhi del Cuore il Mondo che sarà.
Quel Mondo che già vibra forte all'interno di tutti noi e che ci cambia, ci modifica e ci regala un nuovo modo di percepire la realtà.

Perchè Gandalf - nonostante tutto - aveva ragione: "Ci sono altre forze che agiscono in questo mondo, Frodo, a parte la volontà del male."

Ed è così. 
Oh, è proprio così!

Buona giornata a tutti.
Francesca

giovedì 28 giugno 2012

Fermo lì, ABC, per di qui, per di lì!


E' dura ammettere a se stessi di non essere così speciali.
Soprattutto se ci si teneva molto ad esserlo.
E non intendo certo il modo di essere speciali tanto in voga ai giorni nostri: ossia essere una velina, stare con un calciatore, fare un film con Spielberg e vivere in una casa grande quanto il Wyoming.
Sono cose, queste, che proprio mi lasciano indifferente.

Quando ero alle elementari durante gli intervalli con altre due compagne tenevamo nel bagno della scuola le lezioni di "pozione". Fabbricavamo intrugli di varia natura e li cospargevamo sulla scopa regolarmente sottratta alla bidella, nella CERTEZZA assoluta che prima o poi - grazie a ingredienti arcani e formule magiche - saremmo volate fuori dalla finestra.
Nessuno ha mai visto "Pomi di ottone e manici di scopa"?
Ecco. 
Quello sì sarebbe stato un modo unico di essere "speciali".

Poi ad un certo punto succede che cresci e che ci si aspetti da te una serena capacità di accettare la materia e i suoi vincoli. Ma non è mai successo.
Ossia. 
O non sono mai cresciuta o quella serenità - pur da adulta - mi è stata negata.

Non credo che il mondo sia come noi lo vediamo e che le cose che ci dicono "impossibili" siano realmente impossibili. Probabilmente sono impossibili per me. Perchè non sono sufficientemente speciale. 
Con questo non voglio dire che vorrei volare su una scopa, anche se l'idea mi sollazza alquanto: sai quanto risparmierei in fatto di code a Roma??? 
Ma lasciamo andare.

Tuttavia i miei desideri permangono tali perchè non ho la forza o la prontezza per realizzarli.
L'Arca della Stella Piumata probabilmente soggiorna da tempo sopra casa mia inutilmente.
Non ho buoni occhi per vedere.
Forse è ora di mettere delle lenti a contatto di buona fattura!

Francesca

PS: Non voglio chiarire se ciò che dico sia metafora o opinione reale. Preferisco essere data "in pasto ai cani". 


lunedì 25 giugno 2012

Vanilla Sky



Come dice saggiamente un caro amico, è inutile cercare le chiavi di casa sotto il lampione se sai di averle perse nel bel mezzo del ponte non illuminato.
Eppure le persone in genere cercano alla luce del lampione la soluzione dei propri problemi anche se sanno in fondo al cuore che non servirà ad un bel niente.
Perchè?
E' logico. 
Perchè è più facile, più comodo, comporta meno rischi e soddisfa la nostra ancestrale paura dell'ignoto.
Tuttavia regala anche meno risultati. Anzi - ad esser precisi - non regala ALCUN risultato.
Vite intere si sprecano alla luce del lampione, inutilmente.
Quando sarebbe bastato un pizzico di coraggio e di buon senso per cambiare ogni cosa.

Nella mia vita nulla è stato facile.
Sarà per questo che oggi tutto è così facile.
Pur nella difficoltà del momento che fugge.

"Quella lezione , ma'am, mi ha insegnato che le bestie feroci, come gli uomini feroci, sono eccitate dall'odore della paura. Mi ha anche insegnato che se sai vincere la paura, in cambio non riceverai violenza. Noi esseri umani possiamo superare questa cosa chiamata paura , possiamo superare i mali di questo mondo e vivere in armonia. Il trucco, ma'am, sta nell'affrontare la propria paura e nel guardarla come se fosse il volto della tua amante." 

Parole di Credo Mutwa contenute nel libro "Il mistero dei leoni bianchi", di Linda Tucker

Auguro dunque una ricerca fruttuosa a coloro che posseggono uno spirito sufficientemente forte - e anche un po' folle - da avventurarsi nella caverna dell'ignoto.
Nonostante tutto.
Francesca


domenica 24 giugno 2012

Delfini di mezzanotte

Zante - Baia della nave



In questa serata di urla condominiali a sfondo calcistico mi dissocio.
Da cosa?
Forse da un modo di pensare che - a ben guardare - è diventato "IL" modo di pensare, in barba alla tolleranza dei popoli per i popoli.
Eppure - pur se sembrerà bizzarro -  non vorrei vivere in un altro mondo, in un differente momento.
Mi sembra perfetto tutto quello che mi circonda.
Perfetto per ciò che corrisponde alla mia Anima, alla Sua evoluzione, ai Suoi doveri (che - a quanto mi dicono - sono tanti e svariati).
Sento il calore degli amici, vicini e lontani.
Il loro conforto, le loro parole di incoraggiamento.
E non faccio poi troppo caso alle emicranie che - con la stagione dei bollori - mi tengono compagnia con maggior frequenza e più affetto di prima.
Ma va bene. Va tutto bene.
Laddove ci si accorge che il sogno comincia a coincidere con la realtà e viceversa non può esserci confusione, nè ripensamento.
Solo la pazienza di aspettare che tutto sia compiuto.
In un singolo momento.
Al di là delle apparenze del Tempo e delle Sue fragilità.

Francesca

In profondità



Bisogna tener duro.
E ringraziare ognuno il proprio Cipresso.
Ieri sono andata ad abbracciare il mio.
Mi è sembrato contento.

La Natura è sempre felice quando qualcuno si accorge di lei.
Francesca

mercoledì 20 giugno 2012

L'omino coi baffi



Questo è stato decisamente l'anno dei rumori. 
E' iniziato ad agosto del 2011.
Che dite, finirà dopo 12 mesi esatti?
Ormai ci ho fatto quasi l'abitudine se non fosse per le alzatacce traumatiche a cui mi hanno costretto nell'ordine: martelli, frese elettriche, radio a tutto volume, montatori e smontatori di impalcature, trapani e (dulcis in fundo) decespugliatori sotto le finestre. 
C'est la vie.
Muovendomi lentamente come un felino conquisterò la cucina e infilerò la testa direttamente sotto l'erogatore del caffè della Mokona Bialetti. 
Quando si dice dal produttore al consumatore.

Francesca

lunedì 11 giugno 2012

A spasso nel bosco



Negli ultimi tempi le situazioni bizzarre che mi trovo a vivere cercano di spingermi a "chiudermi a riccio", a rispondere con scetticismo all'aggressività del mondo e al suo modo di essere blasfemo.
Ma no, grazie. Non getterò la spugna così facilmente.
Gli esseri umani hanno poteri grandiosi e non rinuncerò certo ad avere fiducia e speranza in loro per colpa di una minoranza che si comporta in modo disonesto e squallido.
Ci vuol ben altro per farmi abbandonare la Terra e i suoi abitanti al loro destino.
Ben altro.

Francesca


domenica 10 giugno 2012

Il grande "BOH"!



Il Tempo è sospeso.
Avverto fortemente questa realtà.
Attendo che si fermi anche lo Spazio.
E poi tutto cambierà.

Francesca

sabato 9 giugno 2012

Foglie e affini



E' ufficiale: cibarsi di carne o pesce rende aggressivi. 
Perchè ci si ciba della paura dell'animale quando viene ucciso.
Sulla strada del vegetarianesimo (scelto quasi a forza per un rifiuto dello Spirito) ho fatto una tappa sul viale dei ricordi. E ne ho pagate le conseguenze in modo IMMEDIATO.
Autosuggestione?
Ne dubito.
Ormai la via è chiaramente tracciata davanti ai miei piedi.

Francesca

mercoledì 6 giugno 2012

Quando è troppo, è troppo!

Sfogliando le ricette
Bene.
L'effetto del primo morso
Avete presente quelle cene dove niente - e quando dico niente intendo proprio NIENTE - va come dovrebbe andare? Dove tutte le ricette sperimentali trovate su siti auterevoli si rivelano una mega atomica schifezza? Dove mentre giri il risotto che sa di gasolio rancido ti viene da pensare al mal di schiena e a dirti: "Ma chi cavolo me l'ha fatto fare?" E subito dopo ripensi alla mattina quando dicevi al tuo uomo: "Ma no, non andiamo al ristorante stasera: FACCIO IO!" e vorresti tirarti sulla testa la caraffa dei fiori, marciti nel frattempo per il puzzo nell'aere intorno????   
Ecco. QUESTA è una di quelle sere.

Come AVREBBE dovuto essere
E pensare che ho la fortuna di godere della pizza a domicilio migliore di Roma.
Le inevitabili conseguenze del risotto
Sigh!
Quando uno è scemo, 
è scemo!
Niente da dire.







Quasi quasi per consolarmi mi spalmo la Nutella sul cuscino e mi fodero la faccia di fette di pane.
Almeno una cosa decente prima di addormentarmi me la godo!

Francesca

lunedì 4 giugno 2012

Mordimi!


Ricordate che qualche tempo fa avevo preso parte ad un cortometraggio su Dracula?
Queste sono alcune foto del backstage.
Buona serata a tutti e ..... chiudete le finestre stasera.
O rischiate una visitina!!!!

Col regista Vincenzo Frascà, il microfonista e il protagonista nei panni del giovane Harker.











Francesca

sabato 2 giugno 2012

Il gioco è bello perchè è vario



Oggi, chissà perchè, ho voglia di pensare solo all'op. 18 di Beethoven.
E alla sigla della Signora Fletcher.
E anche agli amici, quelli che ti dedicano delle cose meravigliose che hanno composto appositamente per te, quelli con cui si condividono cene o film, quelli con cui si parla al telefono, quelli che - mentre ti ascoltano - dissodano la terra (con un pizzico di invidia da parte mia nel sentire la loro libertà), quelli con cui si affrontano piccole o grandi sfide, quelli con cui "Cominciamo col giocare a Risiko e finiamo per parlare di base Luna". 

Gli amici.
I fratelli animici che riflettono la nostra immagine.

Buon pomeriggio a me.
Francesca


venerdì 1 giugno 2012

A quattro zampe



A volte, nonostante tutta la mia pazienza, la limitatezza umana mi fa davvero sbarellare.
E quasi mi fa pensare che questa specie si meriti la schiavitù che la soggioga.

Poi passa.
Francesca