mercoledì 31 agosto 2011

Accessori e futuro


Non lo so. A volte proprio non lo so.
Alcuni amici spariscono e quindi, almeno per me, smettono di essere amici. 
Una volta per sempre.
Altri molleggiano tra richieste, aperture e un misto di assenze/polemiche.
Rimane la certezza della stabilità di alcuni affetti, che non cambieranno mai.
E' bello addormentarsi con questa serenità.
Vale tutto l'oro del mondo, nonchè milioni di telefonate non ricevute e rapporti finiti.

Francesca

PS: Da oggi sono ufficialmente una "quattrocchi". L'età.....
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martedì 30 agosto 2011

Conchiglioni alla Giordanino



Finalmente ho creato una ricetta tutta mia! Era anche ora direi.
E' stata un'ispirazione del momento.
Spero di aver calcolato bene le dosi perchè ovviamente quando l'ho fatta ieri sera sono andata ad occhio.
Purtroppo non ci sono fotografie della "creazione" perchè proprio non mi è venuto in mente di farle.
In ogni caso, godetevi il prima, il durante e il dopo.
E se vi va, raccontatemi com'è andata!!!!


Ingredienti per 3 persone (o 2 mooolto affamate!!!)

- 2 grosse zucchine verdi (non romane);
- 1 scalogno;
- un mezzo cucchiaino di zenzero in polvere;
- 30 gr di burro;
- 200 gr di luganiga;
- un mestolo di brodo di manzo fatto in casa;
- una confezione in vaschetta di gorgonzola dolce;
- 200 ml di panna liquida;
- 100 ml di latte intero;
- noce moscata q.b.;
- sale;
- olio;
- 40 gr di Parmigiano grattuggiato (o più o meno a seconda del gustopersonale);
- 350 gr di conchiglioni De Cecco.


1- Lavare e tagliare le zucchine a rondelle. Metterle in una padella insieme a 3 cucchiai d'olio e far scaldare a fuoco vivace. Quando cominceranno a soffriggere aggiungere il sale, abbassare la fiamma e lasciar cuocere per circa 20 minuti (se l'acqua emessa dalle zucchine non dovesse bastare aggiungerne una mezza tazzina da caffè durante la cottura). Quando le zucchine saranno quasi cotte aggiungere lo zenzero e lasciare sulla fiamma fino alla fine della cottura. Le zucchine dovranno risultare brunite e morbide. Mettere da parte.

2- Spellare la salsiccia e tagliarla a piccoli pezzi. Tritare lo scalogno. Nella stessa padella in cui si sono cotte le zucchine far sciogliere 20 gr di burro, aggiungere lo scalogno e dopo poco la salsiccia. Far soffriggere a fuoco medio-alto per 5 minuti e poi aggiungere un mestolo di brodo. Far evaporare e spegnere il fuoco.

3- Mettere il gorgonzola, il latte e la panna in un pentolino. Lasciar sciogliere a fiamma molto moderata. Grattuggiare nella salsa la noce moscata secondo il proprio gusto personale (non troppa comunque, o non ci sarà un adeguato equilibrio dei sapori). Amalgamare 2 cucchiai di Parmigiano.

4- Mettere a cuocere la pasta in acqua salata togliendola circa 2 minuti prima del tempo di cottura indicato sulla confezione.

5- Inserire la salsiccia e lo scalogno in un recipiente alto e stretto con 2 dita di panna e frullare grossolanamente.

6- Scolare la pasta. Metterla nella padella usata in precedenza e condirla con la salsiccia frullata. Disporre la pasta così condita in una pirofila da forno, versarvi a pioggia la crema di gorgonzola, distribuire con le mani le zucchine cotte in maniera uniforme su tutta la superficie e infine spolverare con il Parmigiano avanzato finchè la pasta non ne sia completamente ricoperta. Disporre a fiocchi 10 gr di burro in ordine sparso. Cuocere in forno a metà altezza a 180° per 20/25 minuti. (alzate la temperatura a 200° negli ultimi minuti di cottura per far formare la crosticina sulla superficie).


BON APPETIT!!!!!!!!



Anche i ching sono d'accordo.....

La situazione attuale

   
18   Riscossa
 
La sentenza:
Risvegliate i vostri sensi e andate alla ricerca di nuove possibilità. Date nuovi scopi al vostro agire.

Prima linea del tuo esagramma:
Rivelate tutta la vostra forza a chi vi circonda. Esigete ciò che vi spetta. Affrontate gli eventi con spirito positivo.

Seconda linea del tuo esagramma:
Risvegliate i vostri sensi sopiti ormai da tempo. Sta per compiersi la vostra ripresa nella vita sociale.

Terza linea del tuo esagramma:
Non abbattetevi di fronte al fallimento. Rimboccatevi le maniche e datevi da fare.

Quarta linea del tuo esagramma:
Evitate di fare affidamento su coloro che non si dimostrano all'altezza della vostra stima.

Quinta linea del tuo esagramma:
Operate in modo leale e capace: otterrete considerazione e rispetto. Evitate di scendere a compromessi.

Sesta linea del tuo esagramma:
Chi ottiene successo attira spesso l'invidia altrui. Mostrate sempre di essere altruisti con chi vi circonda.

lunedì 29 agosto 2011

Apprendimento

"Sulla base delle mie esperienze, ho notato che se posso contribuire a creare un clima contrassegnato da genuinita', apprezzamento e comprensione, allora avvengono cose molto stimolanti.
Gruppi e persone si muovono, in un clima simile, dalla rigidità verso la flessibilita', da un esistere statico a un vivere dinamico, dalla dipendenza verso l'autonomia, dalla difensivita' verso l'autoaccettazione, da un essere ovvio e scontato verso una creativita' imprevedibile.
Diventano in tal modo una prova vivente di una tendenza alla realizzazione".

Carl Rogers

Confessione



E così, dopo decenni di tentennamenti, di domande andate a vuoto, di dubbi, di difficoltà insormontabili, di circuiti chiusi e rotatorie infinite, mi sono finalmente decisa a cambiare vita.
La verità è che sono stanca, troppo stanca per continuare ad alimentare il gioco al massacro di un ambiente tanto malsano qual'è quello musicale.
Conosco persone che sono nate per un simile spettacolo. 
La maggior parte direi.
Con l'animo doppio, triplo, a volte quadruplo, votate all'ambizione cieca e al narcisismo più sfegatato, disposte alle bassezze più indicibili sempre col sorriso sulle labbra, capaci di vendersi e di vendere senza provare rimorso 
in nome del dio "Applauso", che è il corruttore più blasfemo e subdolo di ogni tempo.
Voglio scendere dalla giostra.
Qualcuno mi giudicherà folle o priva di senno.
Qualcuno griderà allo spreco di talento, risorse e investimento di tempo e denaro.
Qualcun altro sarà contento, perchè sarà convinto del mio fallimento e ne gioirà.
In realtà questo è stato lo scoglio più duro da affrontare prima di prendere questa decisione: essere certa di non essere spinta in avanti solo dall'insoddisfazione ma per reali necessità interiori di trovare un mondo più consono alla mia sensibilità.
Lo spettro del fallimento, per chi come noi viene nutrito fin dall'infanzia con l'idea che "se non arrivi primo, allora sei una merda", è un fantasma assai temibile da affrontare. Un po' come quando Luke Skywalker si reca nella grotta sul pianeta di Joda per combattere le proprie paure e si ritrova a lottare contro la propria stessa immagine.
In assoluto l'aspetto peggiore di tutta la faccenda è confrontarsi con l'idea inoculata come un virus per cui tu non esisti per te stesso, ma "esisti in quanto fai". 
Quindi se non fai, non sei.
Mi sono sempre trovata male a contatto con questa filosofia. Forse perchè dentro ne abbracciavo un'altra, più consona alla mia persona, ovvero: "Cogito ergo sum".
Quindi per anni mi sono ritrovata coinvolta in un conflitto a fuoco all'interno del mio spirito tra volontà reale e volontà immaginata. Ossia tra quello che che credevo di volere e quello che volevo in realtà.
Sembra facile scindere le due realtà. Ma così non è.
L'essere umano è assai complesso e arguto soprattutto se deve argomentare contro se stesso.
Quindi le ragioni per cui continuavo sulla stessa strada erano in realtà ragioni convincenti da un punto di vista razionale. Ma lo erano per me, per quello che di più intimo esisteva nella mia aspirazione?
La risposta è no. 
Seccamente, senza mezzi termini.
Ci sono voluti anni, esperienza e coraggio per giungere a questa conclusione.
Questo non significa affatto che io non ami la musica. Tutt'altro.
Significa forse che la amo troppo, che non sono disposta a sacrificare la sua - e mia - dignità sull'altare del "successo" e del prezzo che si deve pagare al giorno d'oggi per raggiungerlo.
Non credo ne valga la pena. Perchè in qualche modo significherebbe scendere a compromessi che ne altererebbero per sempre la sostanza e il valore.
Intendiamoci, questo non vuol dir certo che tale regola valga per la vita di tutti. Ogni vicenda fa storia a sè.
Ma di certo vale per la mia.

Sembrerà strano ma sono serena.
Mi sono persino passate le emicranie continue.
Tra poco tornerò sui banchi di scuola a fare quello che amo al di là di tutto più di ogni altra cosa: imparare.
E poi "Che sarà, sarà...."

Francesca





domenica 28 agosto 2011

New beginning



Tornare tra i banchi di scuola.
Imparare.
Da capo, cose nuove.

E' giunta l'ora.
Adesso o mai più.

Francesca

venerdì 26 agosto 2011

... e dopo.



Sono ufficialmente un'allieva - pur virtuale - di Julia Child!!!!!!!!!!!
EVVAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Credo che questa immagine abbia bisogno di pochi commenti.
Sono satolla.
Il pollo era divino, così come le carote.
Ho reso felice il mio compagno e credo basti.
Peccato solo per il cabernet sauvignon che mancava.
Ma a me il vino con questa terribile afa fa molto male e non si poteva certo comprare una bottiglia per un singolo bevitore, per giunta non così accanito!
Per le prossime ore ci godiamo la sensazione di orgasmo perpetuo del palato.
Domani si vedrà...

Francesca

Lo chef prima....



Eccoci qui, signore e signore!
Finalmente all'opera.
Dopo tanto indugio, dopo giorni di pazienti traduzioni e calcoli matematici finalmente ci si può mettere ai fornelli e preparare il Poulet Roti à la Normande con le carote glassate, ricette tratte dall'ormai celebre "Mastering the Art of French Cooking" di Julia Child.
Armati ovviamente di attrezzi da cucina, divisa da cuoco e del commento in sottofondo del film "Julie & Julia".
Polli sono stati riempiti, ingredienti sono stati sminuzzati.*
Ora mentre "le Poulet" giace in forno e le carote sul fuoco ci si gode un po' di fresco riposo.
Perchè - detto per inciso - stare vicino ad un forno a 180° con le temperature di questo agosto romano è un po' da folli. 
Ma ammettiamolo, gli amanti della cucina sono invero un po' folli. 
Bizzarri quantomeno.
Come tutti gli artisti che si rispettino.
Pensate quanto folle dunque possa essere la sottoscritta.
Ma niente paura: non sono del genere "pazza e pericolosa"!
Solo un po' estranea alle regole del vivere comune.
Qualcuno lo vivrà come un handicap, qualcuno come un pregio.
Io non mi faccio troppe domande in proposito tranne una: quando finisce di cuocere questa delizia in forno il cui profumo si è sparso come un incenso per tutta la casa e rende le nostre gole vieppiù affamate e desiderose di essere riempite?
A dopo cena il responso dunque.
Rimanete sintonizzati.

Francesca

*: Citazione "personalizzata" del discorso di Aragorn ai suoi soldati alla fine de "Il ritorno del Re".


giovedì 25 agosto 2011

Voglia di nord

La metereologia mi è nemica.
Entro ed esco dalla vasca con una frequenza da malati mentali.
Ma sono io che lo sento il caldo, o fa davvero così caldo?
Lo so, lo so.
In questi giorni o parlo del caldo o di cucina.
Ma dannazione, è agosto!
Dovrei forse filosofeggiare su Kant e Goethe?
Ci sarà una ragione se i grandi pensatori di ogni tempo appartengono all'area mitteleuropea:  lì d'estate piove!

Francesca

martedì 23 agosto 2011

Old fashioned style



Mi scappa l'occhio su Gambero Rosso Channel.
Impastatrici elettriche super costose, abbattitori di temperatura, sifoni.
Dopo aver letto le ricette di Julia Child è davvero una stonatura.
Certo, i tempi moderni richiedono velocità e risultati, ma a quale prezzo?
Che poesia esisteva nell'amalgamare gli ingredienti a mano, prendendosi il tempo necessario, dedicandosi con Amore a quello che si faceva!
Ma l'Amore è andato perduto, tra i fornelli come nella vita.
E così il rispetto, l'onore e la regalità, in cucina come in qualsiasi altro ambito.
Il mondo forse pensa di andare più veloce (e forse ci va davvero).
Ma non si accorge che spesso la strada che percorre è senza uscita, qualunque siano le bassezze che è disposto a commettere pur di salvarsi.

Francesca

Pollicino



E' inevitabile.
Quando arrivi ad una certa età ti rendi conto che le tue priorità rispetto ad un tempo sono cambiate, che guardi il mondo con occhi differenti, che le stesse cose che prima ti facevano sognare o impaurire ora ti sono del tutto indifferenti, che non credi più a molto perchè sei stata smentita quasi su tutto, che il "volo planare" dell'anima non ha più senso se è riferito a condizioni che un istante più tardi possono non verificarsi più.
La maturità toglie la sventatezza, dicono.
A me ha tolto il coraggio di osare, di continuare a sentire quella spinta creativa bruciante che ti vuol fare arrivare all'obiettivo a tutti i costi. 
Forse perchè alla fin fine l'obiettivo non era poi così importante?
O perchè dopo aver fallito una vita intera ho il sacrosanto diritto di essere stanca di provare?
Ebbene sì, sono stanca. 
Stanca di confrontarmi con un mondo che è il contrario di come da sempre lo avevo immaginato, stanca di dover lottare ogni giorno per conquistare un ruolo che molti altri possiedono per diritto di nascita o per destino favorevole o per regole non scritte di una mafia sotterranea.
Sono stanca di non centrare mai un obbiettivo e dover ricominciare da capo, in tutte le mille attività della mia vita. Sono stanca di dovermi rialzare con le ginocchia rotte e camminare claudicando mentre altri siedono nelle loro lussuose automobili e guardano il mondo con lo sprezzo di chi non sa nulla.
Sono stanca.
Sarà per questo che cucinare mi rende felice e mi dà soddisfazione.
In cucina non è questione di presunti meriti o di pubblicità. 
Non è questione di "gusti", anche se la cosa in un simile contesto può sembrare un'assurdità, ma solo di Amore.
La capacità di un cuoco è oggettiva: una torta o è riuscita o no, un soufflè o monta oppure è una schifezza, una Bourguignone o è squisita  o niente.
Questo mi conforta della cucina: non si può barare. 
L'oggettività del suo parametro di valutazione mi regala un po' di gioia e fiducia.
Poi a ciascuno le sue preferenze, è ovvio. Ma questa è un'altra storia.
Perchè qualcuno dovrebbe dichiarare di odiare la pizza quando la ama?
O di adorare gli spaghetti al gratin quando li detesta?
Il resto del mondo invece va così. Si dice di amare ciò che si odia e viceversa. Per calcolo, per sopravvivenza, per interesse, per convenienza, per abitudine.
E chi si comporta diversamente può lentamente morire nel suo brodo.
Ed io sapete cosa farò allora?
Utilizzerò il brodo per un gran risotto.
Il MONDO non mi interessa davvero più. E' troppo grande, troppo complicato e troppo marchettaro per me.
Io mi accontento di far felici 2 o 3 persone nel mio piccolo ma significativo universo quotidiano.
Ed è più che sufficiente.

Francesca

Numeri, che passione!



Ta da!
Il dado è tratto.
La strega è morta.
Chi la fa l'aspetti - no, forse questo non ci azzecca molto.
Insomma, per farla breve: ci sono voluti un computer, un cellulare super tecnologico, una bilancia, un dizionario inglese-italiano e una brocca d'acqua per esperimenti tipo Archimede Pitagorico per tradurre in italiano (e in grammi) la ricetta del Poulet Roti à la Normande di Julia Child. 
Ma finalmente essa giace inerte tra le mie mani, ammaestrata come un cucciolo di foca!
Certo, confesso che ad opera compiuta è stato necessario ingollare più di qualche goccia di Xanax per riappropriarsi di un minimo sindacale di autocontrollo ma che fare...
Giuro che all'ennesima indicazione di "TBL" stavo per avere una crisi schizoide stile Shining!
"Il mattino ha il TBL in bocca, il mattino ha il TBL in bocca, il mattino ha il TBL in bocca".....
E volete sapere cos'è, lo stramaledettissimo TBL? 
Un "tablespoon", come ho fatto a non pensarci subito, dico io?????
Un inutile, piccolo, innocuo eppur letale CUCCHIAIO!
UAHAHAHAHAH (Risata satanica stile Dracula di Coppola).
E sapete a che corrisponde? Perchè mica speravate di cavarvela così a buon mercato e avere il piatto (è il caso di dirlo) servito su un vassoio d'argento!
Beh, qui viene il bello.
Corrisponde ad un'oncia, naturalmente!
Benissimo - ho pensato - ora mi basta solo raccattare da qualche parte una bilancia che pesi le once al posto dei grammi, che so in un negozio di bric à brac, a Hogwarts tramite Luna Lovegood, dall'arrotino che passa sotto casa col megafono alle 7 del mattino rompendo i cabasisi inutilmente (perchè diciamocelo, chi è mai andato dall'arrotino per strada a farsi affilare un coltello????) e che finalmente servirà a qualcosa.
Lo so, lo so, suonerà ridicolo ma vi giuro che ad un certo punto, mentre mi osservavo rosicchiare le gambe del tavolo quasi con schizoide indifferenza, ho creduto che pur di metter fine a quella pazzia sarei stata disposta persino ad imbarcarmi per Londra domattina stessa per procacciarmi l'odiato ma quanto mai necessario attrezzo.
Ma poi - oh gaudio, oh miracolo inatteso del Cielo -  ho trovato nascosto tra siti un po' ambigui un magico tabellario  (probabilmente pubblicato da Harry Potter in persona) e ho scoperto alfin che 1 oncia corrisponde a 30 grammi. 
Celeste visione! 
Nemmeno Mosè davanti al Mar Rosso diviso in due avrà provato più gioia e stupita gratitudine della sottoscritta.
Da lì la strada è stata tutta in discesa.
Peccato - e lo dico così, en passant - che mi trovassi su un TIR in piena discesa sui monti della Sila coi freni rotti.
Insomma, cucinare dopo tutta 'sta fatica sarà veramente una passeggiata.
Stasera credo di aver definitivamente consumato quel po' di cellule cerebrali residue.
Tra l'altro, io ho sempre odiato la matematica!  Del tutto contraccambiata, ovviamente.
E TUTTI gli insegnanti del mio percorso scolastico sarebbero lieti di poterlo testimoniare, se ne avessero l'occasione.
Ma io stenderò una coperta pelosa sulle mie personali onte e lascerò correre.
Cercando di corrompere la giuria con una Quiche al Roquefort o una Torta al cioccolato e mandorle.
Non so se bastarà ma - come spesso ho detto ad un amico che da qualche tempo è latitante (a proposito, TU che sai di essere TU fammi sapere se sei vivo o se ti stai nascondendo dalla mafia o che so io) - di certo aiuterà.
Buonanotte anzi....
Bonnenuit!

Francesca

lunedì 22 agosto 2011

Camera con vista



38 gradi in città.
Ed io che vago nuda per la casa dopo l'ennesima doccia gelata.
Dio benedica le siepi.

Francesca

Caldo + Caldo



E' fatta.
La prima ricetta tratta dal libro di Julia Child "Mastering the Art of French Cooking" è stata finalmente decisa: Poulet Roti à la Normande.
No, credetemi con fiducia. Il mio aver visto già 80 volte il film "Julie & Julia" NON MI HA CONDIZIONATO AFFATTO. 
Il vero problema in questa ora eccitante è: tradurre.
Non solo l'inglese, che quello lo mastico abbastanza (e ho detto "abbastanza").
Ma Dio Mio! Trasformare tutte le misure.
Sono persa in un mare di pollici, gradi Fahrenheit, once, etc. etc. etc...
Quindi è ufficiale: ormai è guerra aperta con gli Stati Uniti d'America!!!
O almeno con la casa editrice che non si decide a tradurre il libro in italiano, porca zozzina.
Già le ricette sono un casino vero, avete presente? Tipo 3 giorni per cucinare una torta alla francese con la pasta sfoglia fatta in casa. E quando dico sfoglia intendo VERAMENTE sfoglia. Ossia 2000 strati di burro e fatica ripiegati uno sopra l'altro senza tregua.
Julie per preparare il Poulet Roti finiva per avere una crisi accompagnata da lieve disturbo comportamentale.
Io come finirò?
Senza considerare che ho deciso di preparare questa squisitezza che va COTTA IN FORNO.
In questi giorni a Roma il forno è FUORI dall'elettrodomestico in questione, date le temperature da urlo che ci sono. Quindi magari per non impazzire definitivamente opterò per riporre il pollo sul balcone e attendere che si cuocia al sole.
Stasera dunque si comincia con la prima fase: traduzione.
Domani seconda fase: preparazione.
Magari la terza fase (ossia degustazione) se la godrà solo il mio commensale perchè io sarò a quel punto troppo esaurita per fare alcunchè se non mettermi nel letto!
Ovviamente solo dopo aver messo le lenzuola nel freezer per almeno 2 ore.

Buon "arrostimento" a tutti, romani e non.
Francesca

giovedì 18 agosto 2011

18 motivi per sorridere



1. Oggi è il mio compleanno.
2. Domani sarà il mio non-compleanno
3. Ho rimediato la Playstation 3 con cui ammazzare le mie cellule cerebrali.
4. Ho ricevuto il libro originale di ricette di Julia Child con cui ammazzare il mio fegato e resuscitare amici in difficoltà.
5. Si è aggiunta alla famiglia una fantastica pesciolina di nome Dory.
6. Ho passato una giornata memorabile, come non ne ricordavo da parecchio tempo.
7. Ho capito di avere un sacco di amici vicini e lontani che mi vogliono bene e che hanno il mio Amore.
8. Ho approfittato del mio uomo fantastico che oggi mi ha anche portato all'IKEA!!!!!
9. Ho espresso il desiderio canonico prima di spegnere le candeline.
10. Ho trascorso la giornata odierna come se avessi avuto 5 anni.
11. Ho capito in realtà di avere 5 anni.
12. Ho regalato molti pensieri di Bene alla mia amica Virginia.
13. Ho guarito il Signor G.
14. Ho smesso di preoccuparmi per il mio futuro.
15. Ho indossato la Corona Regale.
16. Ho iniziato la giornata con un magnifico caffè a letto.
17. Ho finito la mia giornata con una torta e xx candeline!!!
18. xx anni fa sono nata. 







martedì 16 agosto 2011

Farnetango



Di tanto in tanto cadono le stelle.
E nell'oscurità crescente le Luci del borgo son più visibili.
Oggi il mio San Lorenzo è un'epifania di dolore.
Son vestita solo del colore della luna.
Una corona di more selvatiche sul capo.
E il corpo sperduto nel fragile silenzio
delle colline marchigiane.

Francesca




mercoledì 10 agosto 2011

Metonimia



Non sono nata per gli schemi, nè per le risorse da poco.
E non ho fiuto per i caimani o gli allibratori.
Inseguo la primavera della Virtù e la Sua bellezza
nutrendomi di boccioli e spine, secondo la lezione da imparare.
La paura mi è estranea.
E così la vergogna.
Ma ben conosco l'Aurora della Vita,
il pallore di un momento eterno,
il fresco sussurro dei boschi della memoria.

Ora aspetto.
Come una barca in riva al fiume senza gomene che la leghino al molo.
Aspetto la corrente giusta che prenda in sè il mio peso
e lo porti via.
Restituendomi al Mare che vive fuori e dentro me.

martedì 9 agosto 2011

Al mio molestatore virtuale


Messaggio per il pazzo schizoide che continua a molestarmi

Grazie! Sono molto felice che tu lo faccia per le seguenti ottime ragioni:

1. Evidentemente per te sono molto importante altrimenti non continueresti a leggere il mio blog.

2. Il tuo accanimento mi fa sentire un po' una diva del cinema. Di solito queste cose succedono a loro, no?
3. Per scrivere quel genere di commenti devi avere avuto una vita molto difficile: forse sei figlio di una prostituta eroinomane o di un alcolizzato che ti picchiava con la cinghia.
4. Tutto nella tua vita riconduce al sesso. Segno evidente che non solo sei malato (e molto) ma che non lo pratichi da diverso tempo.
5. I tuoi commenti mi fanno sentire fortunata. Perchè non sono come te, in primo luogo. E in secondo luogo perchè mi risparmi dal sapere il tuo nome (che di sicuro conosco molto bene, dato il tuo accanimento).
6. In ultima analisi sei veramente un poveretto. Quindi questa è l'ultima volta che ti rispondo. E ti avviso. Ogni commento che scriverai da ora in poi verrà cancellato senza nemmeno essere letto.
Sei un essere che merita solo l'oblio, cosa da cui probabilmente già sei abbondantemente circondato nella tua vita reale.
Fatti curare, bamboccio. 
E per quello che riguarda ogni tuo commento futuro la mia risposta è : Ahahahahahahahahahahahahah!
Per me non sei niente. E probabilmente non solo per me.

Francesca

Fuori servizio permanente




A volte bisogna avere il coraggio di dire basta.
Agli amici, a coloro che si ricordano di noi solo quando hanno bisogno, ai propri pazienti - consapevoli e non -, a quelli che fanno i finti tonti per aver sempre una via di fuga, ai problematici che hanno sempre la scusa pronta per giustificare improvvise sparizioni e altrettanto incomprensibili riapparizioni.
Scusatemi signori miei.
Ma io non sono una toilette ambulante a gettoni.
Forse non ve ne siete accorti ma anche io ho una vita, un uomo, delle priorità.
Quindi la prossima volta che siete in vena di confidenze beh...
Andate a trovare il vostro barista.
Il Centro d'Accoglienza Giordanino ha chiuso i battenti.
Orso compreso.

Francesca

lunedì 8 agosto 2011

The real Matrix




Tornare dalle vacanze è sempre un piccolo trauma.
Rientrare nella vita di tutti i giorni, nella quotidianità a volte così priva di leggerezza dà veramente un senso di vertigine.
E le riflessioni sono una naturale conseguenza di un simile processo.
Per tutta la vita ho sacrificato la maggior parte del mio tempo inseguendo un ideale, convinta che ne valesse la pena al mille per mille. 
Nessun dubbio a riguardo.
Non esistevano agii, nè ricchezza, nè eventuali strade alternative più facili che potessero distogliermi dai miei sacri obiettivi, che facessero recedere di una singola unità la mia determinazione ad andare avanti a qualunque costo, a testa bassa, sotto i colpi del destino avverso.
Più volte mi sono domandata lungo il sentiero, magari in un momento di sconforto passeggero, se valesse la pena di affrontare tanti disagi e dolori e delusioni. 
E la risposta è sempre stata: sì, indubbiamente, vale la pena di sacrificare la vita per un principio perchè un giorno in futuro si raccoglieranno i frutti del proprio lavoro e della propria dedizione.
Ora sono passati gli anni e la mia visione delle cose è molto mutata.
Non che io non creda più che valga la pena sacrificarsi per un ideale.
Il problema è capire per quale ideale.
E se ci si dovesse accorgere che l'ideale per cui si è lottato tutta una vita era una menzogna costruita ad hoc per non far emergere la pericolosa verità che striscia sotto le case e ci rovina il sonno fino a quando non arriviamo ad accettarla come tale?
E se la Verità fosse semplicemente che alla fine di tutto l'unica cosa che conta davvero è la qualità della nostra vita, al di là di ideali e speranze e doveri?
I Pochi illudono i Molti che lottare per un ideale sia cosa buona e nobile e giusta.
E forniscono loro alibi, armi e convinzioni efficaci affinchè l'illusione si conservi perfetta.
Così i Molti, rosi dalla speranza nella democrazia e da patetici ideali,  continueranno a scannarsi fra loro consentendo ai Pochi di detenere privilegi che conservano da secoli.
Al giorno d'oggi la cosiddetta moltitudine si ritiene molto più evoluta rispetto all'epoca dei Faraoni o dei Borboni. 
Questa è la vittoria più schiacciante dei Pochi sui Molti: aver convinto i Molti di non essere più se stessi, di non appartenere più a quella categoria umana. 
Chi non ha più coscienza di sè, della propria identità sociologica difficilmente lotterà per problemi che si illude di non avere più. 
La "democrazia" è stata la più brillante invenzione di questo sistema di pensiero.
Ma ditemi.... Laddove il voto è libero ma la mente di chi vota totalmente controllata, esiste "democrazia"?
E non sto parlando del sig. Berlusconi. 
In verità egli è se non il bis-bis-bis nipote di ultimo grado dell'ideatore di questa grande illusione.
La democrazia non esiste.
Non esiste in Italia, nè in Europa, nè nel mondo.
Forse esisteva ai tempi dell'antica Grecia, dove il Sapere era davvero considerato l'unico metro di giudizio possibile nei confronti dell'essere umano.
In un mondo come il nostro ciò che viene chiamato "democrazia" è sistema di controllo, di potere da parte dei Pochi sui Molti.
Se gli Ebrei ai tempi dei Faraoni fossero stati convinti di lavorare alle piramidi perchè era loro dovere sociale come uomini liberi e non come schiavi, si sarebbero ribellati?
No, non l'avrebbero fatto.
L'uomo vive la vita nella sua mente. E la mente costruisce la percezione della realtà.
Noi tutti siamo nella stessa condizione degli Ebrei di allora. 
Le scelte "libere" che facciamo sono condizionate non dal destino o dalla fortuna, ma da leggi per i più invisibili che ci costringono ad orbitare intorno ad un'ellisse sì molto ampia ma DETERMINATA.
Uscire dall'ellisse non si può. Non è concesso.
Solo il Sapere fornisce una Porta tra gli Universi. E non parlo certo a livello astronomico o cosmogonico bensì ad un livello sociale, umano.
Il Sapere fornisce il carburante alla macchina sita nel nostro cervello, quella macchina che se ben stimolata è in grado prima di piegare la propria orbita e poi di piegarle tutte al proprio volere.
Chi ha visto Matrix può capire di che parlo.
La nostra realtà non è diversa.
E come in quella pellicola, la maggior parte degli esseri umani dorme creando energia per i propri personali parassiti, illudendosi di essere libera, di avere una scelta mentre invece è incatenata al proprio "destino".

Personalmente non so più in quale orbita gravito.
Forse sono stata in grado di uscire dalla mia per non so quale merito o demerito ed ora, persa tra gli spazi siderali, attendo che qualcosa si muova nell'Universo che so di per certo amico.
Perchè se ancora credo in qualcosa è proprio nella Giustizia Sempiterna del Cosmo.

Francesca

venerdì 5 agosto 2011

Ma lui è un pistolero.....



Dopo lo show di Orsettolo, non potevo certo non pubblicare lo spettacolo della mamma di Orsettolo.
Ore 21.30.
Consueta Baby Dance giornaliera nel Villaggio "Riviera del Sole" di Cropani Marina.
Ed io, che sono una Baby-Monella  a tutti gli effetti, secondo voi, potevo esimermi?????
Assolutamente no!
E quindi....
Scatenamento totaleeeeeeeeeeeee!
Dedicato a tutti coloro che vorrebbero fare come me e non trovano il coraggio.
Buon shakeramento a tutti!!!!!!

Francesca


giovedì 4 agosto 2011

Orsettolo show

.


Signore e Signori,
Mesdames et Messieurs,
Ladies and Gentlemen,
ecco a voi....... 
LO SPETTACOLO DI CROPANI MARINA!
Ovvero: una coppia di svitati in vacanza in Calabria Saudita.
Ebbene sì.
Le vacanze ormai sono finite - sigh sigh! - e siamo ritornati nella cara vecchia trafficata Roma.
Rimangono nel cuore nell'ordine:
- i nuovi amici;
- il mare spettacolare;
- il mitico Groupon che praticamente ci ha regalato la vacanza;
- tutti gli animatori del villaggio che ci hanno fatto ridere, sudare e ballare fino a non poterne più.



Bentrovati a tutti!
Francesca